venerdì 10 febbraio 2017

Daltonismo

Il daltonismo consiste in una cecità ai colori, ovvero nell'inabilità a percepire i colori (del tutto o in parte). È un difetto di natura prevalentemente genetica. Tuttavia, può insorgere anche in seguito a danni agli occhi, ai nervi o al cervello e persino in seguito all'esposizione ad alcuni composti chimici.Alcuni daltonici non riescono a distinguere il numero che le persone non affette da daltonismo riescono invece a riconoscere nell'immagine.Si definisce daltonica la persona che non riesce a distinguere luci di diversa lunghezza d'onda.Se, ad esempio, si mostra a un daltonico un disegno con un triangolo rosso su uno sfondo verde questi può non distinguere la figura. Il termine daltonismo viene usato per definire molti difetti diversi, tuttavia ne esistono varie forme e gradi di severità. Nella forma più comune, il daltonico non è in grado di distinguere con sicurezza il rosso e il verde. 


Nella protanopia, in particolare manca la sensibilità del rosso.

Nella deuteranopia manca la sensibilità al verde.

Più rara è la tritanopia, cioè l'incapacità di vedere il blu e il giallo.

Coloro che sono colpiti da protanopia, deuteranopia o tritanopia hanno una visione bicromatica, cioè vedono solo due colori, poiché non percepiscono uno dei tre colori primari (blu, verde o rosso-giallo). 

Nelle forme lievi, la percezione dei colori è solo leggermente modificata rispetto alla norma; in quelle più marcate la cecità ai colori è totale (acromatopsia), quindi la visione è monocromatica cioè in bianco e nero.

Il mondo a colori

Il colore non è una qualità oggettiva delle cose, ma dipende dal modo in cui la luce viene riflessa, dalle proprietà del sistema visivo di chi guarda e dall'insieme degli stimoli. Se l'occhio rispondesse solo all'intensità della luce il mondo apparirebbe in bianco e nero, ossia monocromatico. Questa visione è stata adottata da mammiferi marini come ad esempio le balene o le foche, che di norma non hanno nulla di colorato da guardare. La maggioranza degli altri mammiferi ha optato per il modello superiore, la vista dicromatica. Il colore è dovuto alla capacità che hanno certi raggi di produrre determinate risposte nel nostro sistema nervoso.

venerdì 3 febbraio 2017

Percezione visiva

La percezione visiva è il processo di elaborazione delle informazioni provenienti dal mondo esterno attraverso gli occhi ed elaborate dal cervello che le traduce in informazioni più complesse, disponibili per le funzioni cognitive del soggetto. Il nostro cervello, quando vede un'immagine cerca sempre di semplificarla il più possibile. La nostra percezione è sempre disposta ad organizzare ciò che vediamo in un insieme logico e comprensibile. Per esempio in questa immagine in un primo momento ci sembrerà di vedere quattro zampe dell'elefante, invece osservando con più attenzione se ne vedranno diverse.






mercoledì 1 febbraio 2017

Neuroni specchio


I neuroni specchio sono una tipologia di neuroni che facilita il nostro apprendimento, perché ci permette di "copiare" quello che fanno gli altri: questi neuroni si attivano sia quando compiamo un certo gesto sia quando osserviamo quel gesto compiuto da qualcun altro. I neuroni specchio sono stati scoperti a metà degli anni Novanta dall'italiano Giacomo Rizzolatti e dai suoi colleghi del dipartimento di neuroscienze dell'Università di Parma. La scoperta è avvenuta studiando un gruppo di macachi. I neuroni specchio forniscono una spiegazione fisiologica della nostra capacità di porci in relazione con gli altri. Secondo alcuni studiosi il ridotto funzionamento dei neuroni specchio spiega alcune forme di autismo, il malfunzionamento dei neuroni a specchio non permetterebbe agli autistici di capire che cosa fanno o che cosa provano le persone attorno a loro.

Ecologia

L'ecologia è l'analisi scientifica e lo studio delle interazioni tra gli organismi e il loro ambiente. Si tratta di un campo interdisciplinare che include la biologia e le scienze della Terra. Il termine ecologia deriva dal Greco. L'ecologia, come disciplina scientifica, ha avuto origine intorno alla metà del 19° secolo. Il termine fu introdotto da E.H. Haeckel nel 1866. Di ecologia si parla tanto e proposito, ma ancor più a sproposito. Capita di sentir affermare da persone anche di discreta cultura che l'ecologia è "lo studio dell'inquinamento" o "la difesa dell'ambiente". I media poi ci bombardano con previsioni "ecologiche" raramente ottimistiche e spesso catastrofiche. Nella scienza non è certo possibile trovare risposte del tutto esaurienti sul nostro futuro, ma la coscienza ci permettere di riflettere, di confrontarci e fare scelte consapevoli, assumendo decisioni e comportamenti responsabili in molti momenti della vita.